
Tribunali più accessibili: l’importanza dei servizi di interpretariato in loco per imputati e testimoni stranieri
In una società sempre più globale e multiculturale, il tema dell’accessibilità alla giustizia assume un valore fondamentale per garantire la partecipazione attiva di ogni individuo. I tribunali italiani si stanno muovendo verso una maggiore inclusività, offrendo servizi di interpretariato in loco e da remoto a imputati e testimoni stranieri. Questa evoluzione è in linea con la mission della “Society for Participation, Engagement, Action and Knowledge Sharing”, che si impegna nella riduzione delle barriere tra persone e istituzioni, favorendo la partecipazione e l’engagement sociale. Scopriamo insieme quali sono le novità in materia, le normative di riferimento e perché i servizi di interpretariato in loco rappresentano un diritto fondamentale.
L’impatto dell’interpretariato in tribunale: una questione di partecipazione attiva
La presenza di cittadini stranieri coinvolti in procedimenti giudiziari è una realtà consolidata in Italia e in tutta Europa. Per garantire il diritto alla difesa e alla piena comprensione delle procedure, l’utilizzo di interpreti qualificati è diventato uno strumento imprescindibile. L’engagement, in questo contesto, significa permettere a tutte le parti di partecipare attivamente al processo giuridico, abbattendo le barriere linguistiche.
Secondo i dati del Ministero della Giustizia, gli ultimi anni hanno visto un incremento significativo delle richieste di servizi di interpretariato, con un aumento medio del 30% nei principali tribunali del Nord e Centro Italia. Questo trend è confermato anche dall’Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, la quale sottolinea l’importanza della certificazione professionale e della formazione continua degli interpreti che lavorano per i tribunali (AITI).
Le normative che regolano il servizio
L’accessibilità nei processi è sancita dal principio di equità garantito dalla Costituzione italiana e dalle direttive europee. In particolare, la Direttiva 2010/64/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa al diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, obbliga gli Stati membri a fornire servizi di interpretariato a ogni persona che non comprenda o non parli la lingua del procedimento. Il recepimento di questa direttiva nel nostro ordinamento, attraverso il D.Lgs. 32/2014, ha portato i tribunali italiani a dotarsi di procedure sempre più strutturate e trasparenti per la nomina degli interpreti.
Considerando l’impatto sociale di queste normative, esse rappresentano un passo avanti verso una giustizia più inclusiva, dove la conoscenza e la partecipazione non siano appannaggio di pochi, ma un diritto di tutti.
L’evoluzione dei servizi di interpretariato in loco
I servizi di interpretariato in loco sono fondamentali nei casi in cui la presenza fisica dell’interprete risulti essenziale per facilitare la comunicazione tra le parti in aula. L’interprete non si limita infatti a tradurre le parole, ma coglie le sfumature, le espressioni non verbali e la qualità del linguaggio, elementi spesso decisivi in un contesto giudiziario.
In presenza di minori, persone con disabilità o situazioni di particolare vulnerabilità, i servizi di interpretariato in loco diventano una garanzia supplementare di rispetto e tutela dei diritti della persona. Inoltre, questa modalità di servizio promuove una maggiore responsabilizzazione degli operatori e una qualità di engagement superiore, poiché si instaura una relazione diretta tra soggetti coinvolti e interprete. Secondo le testimonianze di giudici, avvocati e dirigenti amministrativi raccolte in numerosi tribunali italiani, la presenza dell’interprete in aula facilita la gestione delle controversie e riduce rischi di fraintendimenti.
Servizio di interpretariato da remoto: quando e perché usarlo
Parallelamente ai servizi in loco, il servizio di interpretariato da remoto si è diffuso soprattutto negli ultimi anni, accelerato dalla pandemia di COVID-19 che ha rivoluzionato le modalità operative della giustizia. L’interpretariato da remoto rappresenta un’alternativa flessibile ed economica, permettendo la partecipazione a distanza anche quando non è possibile la presenza fisica.
Questo servizio trova particolare applicazione nelle udienze preliminari, nelle video conferenze internazionali e nei casi in cui il testimone o l’imputato si trovi fuori sede o impossibilitato a raggiungere il tribunale. L’efficienza tecnologica e la rapidità di attivazione del servizio permettono di non rimandare le udienze e assicurare la massima inclusione. Tuttavia, secondo studi recenti, la remote interpreting deve garantire standard qualitativi elevati e una formazione specifica agli operatori, per evitare problematiche come disconnessioni, perdita di informazioni o mancanza di empatia comunicativa.
Engagement, partecipazione e coesione sociale
L’introduzione e il potenziamento sia dei servizi di interpretariato in loco sia del servizio di interpretariato da remoto rispondono ad una crescente domanda di engagement sociale e di apertura verso la diversità. Tribunali più accessibili aumentano la fiducia delle minoranze nelle istituzioni e promuovono la cultura della legalità.
Dal punto di vista della nostra mission associativa, ogni passo verso una giustizia più accessibile e partecipata deve essere accompagnato da una riflessione sul valore dell’ascolto, del dialogo e della condivisione della conoscenza. Solo rendendo i processi più trasparenti e inclusivi possiamo ridurre il gap tra cittadini e potere pubblico, offrendo a tutti pari opportunità di difesa e di testimonianza.
Inoltre, la presenza di interpreti professionisti in aula contribuisce a rafforzare le reti di collaborazione tra enti pubblici, associazioni e società civile, favorendo processi di empowerment e apprendimento reciproco. Questo crea una società più coesa, consapevole e preparata a gestire le sfide della multiculturalità.
Conclusioni: versouno standard europeo di inclusività
L’aumento dei servizi di interpretariato in loco e l’espansione del servizio di interpretariato da remoto all’interno dei tribunali italiani segnano una svolta positiva verso una giustizia più aperta, efficiente e allineata agli standard europei di inclusività. Garantire la piena comprensione delle procedure legali rappresenta un diritto irrinunciabile per ogni individuo, a prescindere dalla sua lingua o provenienza.
Per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti, sarà necessario investire nella formazione degli interpreti, nell’innovazione tecnologica e nel coinvolgimento attivo di tutta la comunità giudiziaria e civile. Solo così potremo davvero costruire un sistema giuridico accessibile, trasparente e capace di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.
Per approfondire il tema dell’interpretariato, le normative e le opportunità di collaborazione, visita l’approfondimento sull’interpretariato e consulta le risorse dell’AITI, punto di riferimento in Italia per la professionalità nel settore linguistico-giuridico. Se vuoi conoscere le ultime novità sui servizi di interpretariato in loco e il servizio di interpretariato da remoto, scopri le offerte disponibili online.